Come riconoscere un sito clone prima di inserire i dati

Nel panorama digitale odierno, i siti clone rappresentano una minaccia concreta e sofisticata. Non si tratta più di pagine mal formattate con errori evidenti, ma di repliche quasi perfette di portali bancari, e-commerce o servizi pubblici. Per un ethical hacker e divulgatore tecnico, saper riconoscere un sito clone è una competenza fondamentale da trasmettere agli utenti. In questo articolo analizziamo i segnali tecnici e comportamentali che permettono di smascherare un sito fraudolento prima di inserire credenziali, dati personali o di pagamento.

Controlla il dominio, non solo il nome

Un sito clone può replicare perfettamente il logo, il layout e persino i certificati SSL. Ma il dominio rimane il primo punto debole.

  • Verifica l’URL completo: un sito legittimo avrà un dominio coerente con il brand (es. poste.it, non poste-login.it).
  • Attenzione ai sottodomini: secure.poste.it è diverso da poste.secure-login.com.
  • Usa WHOIS per controllare la registrazione: un dominio registrato da pochi giorni è sospetto per siti istituzionali.

Strumenti consigliati: whois.domaintools.com, dnslytics.com.

Analizza il certificato SSL, ma non fidarti ciecamente

Il lucchetto verde non è garanzia di autenticità. I siti clone usano certificati validi, spesso gratuiti (es. Let’s Encrypt).

  • Controlla l’emittente del certificato: i siti bancari usano CA commerciali (es. DigiCert, GlobalSign).
  • Verifica la durata: certificati brevi (90 giorni) sono tipici di siti clone.
  • Ispeziona il certificato nel browser: clic destro sul lucchetto → “Dettagli certificato”.

Confronta il codice sorgente e le risorse esterne

Un sito clone può copiare l’HTML, ma spesso non replica correttamente le risorse esterne.

  • Ispeziona il codice con F12: cerca riferimenti a CDN, script JS, font e immagini.
  • Verifica se le risorse puntano a domini ufficiali o a mirror sospetti.
  • Analizza i cookie e gli header HTTP: un sito legittimo usa header di sicurezza come Strict-Transport-Security, Content-Security-Policy.

Strumenti consigliati: DevTools di Chrome/Firefox, SecurityHeaders.com

Testa il comportamento del sito

I siti clone spesso non replicano correttamente il comportamento dinamico.

  • Prova a inserire dati fittizi: un sito clone potrebbe accettare qualsiasi input.
  • Verifica i link interni: molti siti clone hanno link non funzionanti o che portano a pagine generiche.
  • Controlla il tempo di risposta: i cloni spesso sono hostati su server lenti o condivisi.

Usa fonti ufficiali per accedere ai siti

Mai cliccare su link ricevuti via SMS, email o social. Accedi sempre digitando manualmente il dominio o usando un motore di ricerca.

  • Verifica la presenza del sito nei risultati di ricerca: i cloni raramente sono indicizzati.
  • Controlla la reputazione del dominio: servizi come VirusTotal e PhishTank segnalano siti malevoli.

Ulteriori dettagli:

Riconoscere un sito clone è una competenza che unisce osservazione, verifica tecnica e buon senso. Come ethical hacker, il nostro compito è fornire strumenti pratici e riproducibili per difendere gli utenti. Ogni click consapevole è un passo verso una rete più sicura.

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