Analisi di un attacco bancario mirato e silenzioso
Negli ultimi mesi, è emersa una nuova minaccia informatica che ha già colpito centinaia di utenti in Europa: si chiama Crocodilus, un malware bancario particolarmente sofisticato, capace di svuotare i conti online senza lasciare tracce visibili.

Come agisce Crocodilus:
A differenza dei classici trojan bancari, Crocodilus utilizza tecniche di evasione avanzate e si attiva soltanto quando rileva l’accesso a un portale bancario. Viene spesso distribuito tramite:
- Finti aggiornamenti software
- Email di phishing con allegati camuffati
- Siti compromessi o pubblicità malevole
Una volta installato, Crocodilus resta in stato dormiente finché non individua attività legate a home banking. A quel punto, cattura le credenziali, elude l’autenticazione a due fattori e instrada le transazioni a server remoti controllati dagli attaccanti.
Tecniche di evasione e persistenza
Il malware sfrutta:
- Keylogging selettivo
- Manipolazione dinamica del browser (injection nel DOM)
- Controllo remoto tramite C2 (Command & Control) criptato
- Offuscamento del codice per evitare l’identificazione da parte degli antivirus
Inoltre, elimina i log di sistema e si autodistrugge in caso di rilevamento, rendendo l’analisi post-attacco estremamente difficile.
Chi è nel mirino?
Gli attacchi finora hanno preso di mira utenti di:
- Banche italiane e spagnole
- App bancarie mobile (soprattutto Android)
- Portafogli di criptovalute collegati al browser
Crocodilus si adatta al sistema operativo e al browser della vittima, dimostrando un livello di ingegneria malevola paragonabile a quello delle APT (Advanced Persistent Threat).
Come proteggersi
Da ethical hacker, le contromisure principali includono:
- Mai cliccare su link o allegati sospetti
- Usare autenticazione forte su ogni dispositivo
- Mantenere aggiornati software e antivirus
- Monitorare con attenzione i log e le attività di rete
- Utilizzare sandbox o sistemi virtuali per accedere a portali bancari
Ulteriori dettagli:
Crocodilus è più di un malware: è un promemoria inquietante di quanto sia importante una cultura della sicurezza informatica diffusa, non solo per i tecnici ma anche per l’utente comune. La battaglia contro questo tipo di minacce si gioca su consapevolezza, aggiornamento e prevenzione.

