La truffa del cane perso: come funziona e come difendersi

Negli ultimi mesi è tornata a circolare una truffa tanto semplice quanto efficace: la truffa del cane perso. In apparenza sembra una richiesta di aiuto innocente, ma dietro si cela un tentativo ben orchestrato di phishing e ingegneria sociale. Da ethical hacker, analizziamo le tecniche usate e come difendersi.

Come funziona la truffa

Il truffatore pubblica o invia un messaggio in cui afferma di aver perso un cane. Tipicamente include una foto (presa da internet), una breve descrizione commovente e un link che “aiuterebbe” a localizzarlo. Questo link porta a:

  • Un sito truffa che ruba dati personali
  • Una pagina che scarica malware
  • Una falsa pagina di login (es. Facebook/Google) per rubare credenziali.

Tecniche usate dai truffatori

  1. Ingegneria sociale: sfruttano l’empatia umana, soprattutto tra amanti degli animali.
  2. Spoofing: creano link che imitano siti legittimi.
  3. Phishing: usano siti fasulli per raccogliere informazioni sensibili.
  4. Malvertising: talvolta il link contiene pubblicità infette o script per installare spyware.

Analisi tecnica: il link trappola

L’analisi in sandbox di uno di questi link ha rivelato:

  • Reindirizzamenti multipli verso un dominio .ru
  • Script offuscati in JavaScript
  • Attività sospetta come tentativi di fingerprinting del browser ed esfiltrazione cookie.

Come difendersi

  • Non cliccare su link sospetti, anche se sembrano provenire da amici.
  • Controllare il dominio: i truffatori usano domini simili a quelli reali ma con errori ortografici.
  • Usare antivirus aggiornato e un browser con protezioni attive contro phishing.
  • Segnalare questi post su social e alle autorità competenti.

Ulteriori informazioni:

Questa truffa sfrutta la bontà delle persone e la loro velocità nel condividere appelli senza verificarli. Un ethical hacker ha il dovere non solo di analizzare queste minacce, ma anche di educare il pubblico. La consapevolezza è la prima difesa.

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