Nel mondo della cybersicurezza, le truffe di phishing evolvono costantemente, sfruttando l’ingenuità degli utenti e la fiducia nei brand noti. Una delle più recenti e insidiose è la truffa “Meta Chatmess”, un falso messaggio che simula una comunicazione ufficiale da parte di Meta (Facebook), con l’obiettivo di sottrarre credenziali, infettare dispositivi e disabilitare definitivamente il profilo della vittima.
Come si presenta la truffa?
Il messaggio, scritto in italiano e spesso accompagnato da emoji e simboli di allerta, afferma che il tuo account Facebook è stato coinvolto in attività sospette come furto d’identità o molestie. Ti viene chiesto di confermare i tuoi dati entro 24 ore, pena la disattivazione definitiva del profilo. Il messaggio include un link e un file PDF apparentemente legittimo, intitolato “Facebook Account Support Center Help It.pdf”.
Questa comunicazione è studiata per sembrare autentica: usa il logo Meta, un linguaggio tecnico e un tono urgente. Ma è tutto falso. Meta non invia mai messaggi privati per minacciare la chiusura di un account.

Le tecniche usate dai truffatori:
Da ethical hacker, posso dirti che questa truffa sfrutta diverse tecniche psicologiche e informatiche:
- Social Engineering: Il messaggio fa leva sulla paura di perdere l’account, inducendo l’utente a cliccare impulsivamente.
- Spoofing grafico: I truffatori imitano l’estetica di Meta, inclusi loghi, badge e layout, per sembrare credibili.
- Typo-squatting: I link portano a domini simili a quelli ufficiali, ma falsi, come
facebooksecuritys24h.wixstudio.com. - Credential Harvesting: Una volta cliccato il link, si apre una pagina clone che chiede email e password. Inserendoli, si consegna l’account ai criminali.
- Malware Delivery: Il file PDF allegato può contenere codice malevolo che, se aperto su smartphone, può installare spyware o trojan.
Cosa succede se cadi nella trappola:
Se inserisci le tue credenziali nel sito falso, gli hacker cambiano subito la password e l’email associata. Il tuo profilo viene disabilitato completamente, e tu perdi l’accesso. Ma non finisce qui:
- Il tuo account può essere usato per truffare amici e familiari.
- I truffatori possono accedere a Messenger, Marketplace e pagine aziendali.
- Se hai collegato metodi di pagamento, rischi addebiti fraudolenti.
- Il malware installato può rubare dati sensibili dal tuo smartphone, come foto, contatti, SMS e persino credenziali bancarie

Come proteggerti:
Ecco le contromisure che consiglio come hacker etico:
- Non cliccare mai su link sospetti. Controlla sempre il dominio.
- Non aprire allegati da mittenti sconosciuti, soprattutto su smartphone.
- Attiva l’autenticazione a due fattori (2FA) su Facebook.
- Controlla le comunicazioni ufficiali solo tramite il sito o l’app Facebook.
- Segnala il messaggio come spam e avvisa i tuoi contatti.
- Se hai già cliccato, cambia subito la password e scansiona il dispositivo con un antivirus.
Ulteriori informazioni:
La truffa Meta Chatmess è un esempio perfetto di come l’ingegneria sociale e la manipolazione grafica possano ingannare anche gli utenti più attenti. In un’epoca in cui la nostra identità digitale è sempre più preziosa, è fondamentale restare vigili e informati. Ricorda: nessuna azienda seria ti chiederà mai di confermare i tuoi dati tramite messaggi privati con link esterni. La sicurezza parte dalla consapevolezza.

