Truffa Lavoro: La falsa offerta che inganna su WhatsApp

Negli ultimi tempi, si sta diffondendo una nuova truffa che sfrutta WhatsApp e false offerte di lavoro per ingannare gli utenti e sottrarre loro dati personali o denaro. Una mia amica, che chiameremo “Maria.”, ha vissuto in prima persona questa esperienza, ricevendo prima una chiamata sospetta e poi un messaggio WhatsApp con un’offerta di lavoro apparentemente allettante.

Come Funziona la Truffa?

  • Chiamata Telefonica: Il primo contatto avviene tramite una chiamata da un numero sconosciuto. La persona all’altro capo si presenta come un recruiter che offre un’opportunità di guadagno facile e veloce.
  • Trasferimento su WhatsApp: Dopo un breve scambio di informazioni, il truffatore chiede di continuare la conversazione su WhatsApp, dove fornisce maggiori dettagli sull'”offerta di lavoro”.
  • Messaggio Truffa: Nel messaggio, viene proposta una collaborazione con commercianti di YouTube per aumentare gli abbonati e i “mi piace” ai video. Il lavoro consiste nel mettere “mi piace” ai video e inviare screenshot per ricevere un compenso che può arrivare fino a 400€ al giorno.
  • Potenziale Rischio: Una volta che la vittima mostra interesse, i truffatori potrebbero chiedere un pagamento anticipato per presunte “commissioni” o “iscrizioni”, oppure ottenere dati bancari con la scusa di effettuare i pagamenti.

Segnali d’Allarme e Come Proteggersi

  • Guadagni irrealistici: Nessuna azienda seria paga centinaia di euro al giorno per mettere “mi piace” ai video.
  • Mancanza di informazioni aziendali: Non viene mai fornito il nome di un’azienda verificabile.
  • Richiesta di passare su WhatsApp: I veri recruiter utilizzano email aziendali e piattaforme ufficiali.
  • Possibili richieste di denaro: In molti casi, la vittima viene indotta a pagare una somma prima di “iniziare a lavorare”.

Cosa Fare se Si Riceve un Messaggio Simile?

  1. Non rispondere e non cliccare su link sospetti.
  2. Bloccare il numero e segnalare la truffa a WhatsApp.
  3. Non fornire mai dati personali o bancari.
  4. Verificare sempre le offerte di lavoro su siti ufficiali.

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