L’intelligenza artificiale (IA) ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, portando innovazioni che spaziano dalla medicina alla creatività. Tra le applicazioni più sorprendenti e discusse c’è quella della generazione di immagini, dove modelli come DALL-E e MidJourney sono capaci di creare rappresentazioni visive da semplici descrizioni testuali. Ma cosa succede quando la tecnologia si intreccia con simboli culturali e religiosi, come la figura di Gesù?
L’errore di percezione umano e l’IA:
Immagini generate dall’IA di figure religiose, come Gesù, spesso si basano su stereotipi culturali. L’intelligenza artificiale apprende dai dati su cui è stata addestrata: nel caso di Gesù, la maggior parte delle raffigurazioni storiche e artistiche lo ritrae con pelle chiara, capelli lunghi e barba. Tuttavia, dal punto di vista storico e antropologico, Gesù era molto probabilmente un uomo mediorientale con caratteristiche fisiche ben diverse.
Questo è il primo “atto errato di percezione naturale”: l’essere umano, influenzato da secoli di rappresentazioni culturali, tende a percepire come “corretta” un’immagine che non corrisponde alla realtà storica. L’IA, invece di correggere questa distorsione, la perpetua perché dipende dai dati forniti dagli stessi esseri umani.
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Quando l’IA diventa strumento di disinformazione:
Un altro problema emerge quando queste immagini vengono utilizzate fuori contesto. È possibile che rappresentazioni generate dall’IA vengano presentate come autentiche raffigurazioni storiche o come “visioni divine”. Alcuni individui potrebbero interpretare queste immagini come autentiche, alimentando credenze errate o vere e proprie truffe, sfruttando la fede delle persone.
Dal punto di vista di un ethical hacker, questo rappresenta un rischio legato alla manipolazione psicologica tramite tecnologie avanzate. È facile per un attore malevolo utilizzare immagini create dall’IA per diffondere fake news o per pilotare narrative.
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Il ruolo dell’ethical hacker:
Un ethical hacker deve saper analizzare e prevenire l’uso scorretto di queste tecnologie. Questo include:
- Verifica dell’origine delle immagini: Creare strumenti che possano analizzare i metadati e identificare se un’immagine è stata generata artificialmente.
- Sensibilizzazione delle persone: Educarle a riconoscere contenuti generati dall’IA e a diffidare di immagini che sembrano troppo perfette o incredibili.
- Raccomandazioni etiche per gli sviluppatori di IA: Promuovere una maggiore trasparenza nel processo di addestramento dei modelli, evitando bias culturali e fornendo un contesto per le immagini generate.
Ulteriori informazioni:
Le immagini di Gesù generate dall’IA non sono solo un’espressione della potenza tecnologica, ma anche uno specchio delle distorsioni culturali e delle vulnerabilità umane. L’ethical hacker ha il dovere di proteggere le persone da manipolazioni digitali e di garantire che queste tecnologie vengano utilizzate responsabilmente. L’IA non è infallibile, e il suo impatto sulla percezione umana dipende da come decidiamo di utilizzarla.