Truffa LIDL 2025: Hai vinto un set di 3 pezzi Parkside

Negli ultimi mesi, una nuova ondata di phishing ha preso di mira gli utenti italiani con un’esca tanto semplice quanto efficace: una presunta vincita di un set di attrezzi Parkside da parte di LIDL. Il messaggio, spesso veicolato via email o WhatsApp, recita: <<Hai vinto un set di 3 pezzi Parkside! Clicca qui per riceverlo.>> Ma dietro questa promessa si cela una truffa ben orchestrata.

Anatomia della truffa

  • Brand impersonation: il logo LIDL viene riprodotto fedelmente, spesso accompagnato da grafiche accattivanti e colori aziendali. (Come in questo caso il logo non è originale di LIDL).
  • Premio realistico: Parkside è un marchio noto e amato dai clienti LIDL, rendendo la truffa più credibile.
  • Call to action urgente: “Solo per oggi”, “Ultima possibilità”, “Conferma ora” sono frasi ricorrenti per spingere l’utente a cliccare.
  • Link tracciato o malevolo: il collegamento porta a un sito clone o a un modulo che raccoglie dati personali, bancari o installa malware.

Difesa e mitigazione

Come ethical hacker e divulgatore, è fondamentale fornire strumenti concreti:

Educazione semantica

LIDL comunica solo tramite:

  • Sito ufficiale: www.lidl.it
  • App Lidl Plus
  • Newsletter verificata

Link malevolo presente nel mio caso:

https://storage.googleapis.com/ekbaldinwal/davidsuazo.html

Non porta a una pagina LIDL né a un contenuto legittimo. Al contrario, restituisce una schermata con il messaggio:

Invalid url! /anchorundefined

Questo indica che:

  • Il sito è ospitato su Google Cloud Storage, ma non ha contenuti validi o è stato mal configurato.
  • Il messaggio “Invalid url” è generico e non ha alcuna relazione con LIDL o Parkside.
  • Il nome del sito (ekbaldinwal) e il file (davidsuazo.html) non hanno alcuna coerenza semantica con la presunta promozione.

Cosa significa tecnicamente?

Questa struttura è tipica di campagne di phishing o scam che:

  • Usano link temporanei o generati automaticamente per evitare blacklist
  • Simulano una vincita per indurre l’utente a cliccare
  • Possono reindirizzare a contenuti malevoli in un secondo momento (malware, moduli di raccolta dati, ecc.)

Il fatto che il sito sia attualmente vuoto non lo rende sicuro: potrebbe essere attivato in seguito o diverso per altri utenti, sfruttando tecniche di fingerprinting o geolocalizzazione.

Raccomandazioni da Ethical Hacker:

  • Non cliccare mai su link sospetti, anche se sembrano inattivi
  • Analizza i link in sandbox (es. urlscan.io) per vedere comportamenti nascosti
  • Verifica il dominio: LIDL usa solo lidl.it o sottodomini ufficiali
  • Segnala il link a Google Safe Browsing o al CERT-AgID se sospetti attività malevola

Ulteriori informazioni:

Il sito fornito è un chiaro esempio di link truffa mascherato da promozione retail. Non ha alcun contenuto valido, non è affiliato a LIDL, e potrebbe essere parte di una campagna più ampia di phishing. Come ethical hacker, è fondamentale smontare questi meccanismi e insegnare agli utenti a riconoscerli prima di cliccare.

Lascia un commento